Dialogo a tre voci: Daria Deflorian, Giulia Scotti, Viola Lo Moro
La scena, la scrittura drammaturgica, l’interpretazione: assumere in sé altre voci, voci di altre, a volte scritte da altre.
Un dialogo per raccontare le polifonie e gli attraversamenti poetici che accadono i scena e subito accanto.
RIMANE SUONO, CHE VIVE IN LEI
Sonus est, qui vivit in illa
(Le Metamorfosi, Ovidio, Eco e Narciso)
Dialoghi a più voci cura di Viola Lo Moro per la stagione 2024/2025 di SPAZIO KOR – Asti
Voce è un prodotto fisico/fisiologico di interazioni tra cavità, risonanze, strutture fibrose.
La voce è una generazione che può venire dall’umano, dal mondo animale, vegetale, dalle macchine.
Voce è anche una allegoria di potere, e la sua assenza è sintomatica di una perdita di agency. Essere senza voce può essere un segnale di assenso silenzioso, ma anche di protesta, così come di sottomissione o di una incredibile forza.
La voce nella letteratura corrisponde alla possibilità o no che una storia (vera o inventata che sia) diventi credibile per chi la legge.
Trovare la voce è l’unico modo per fare di un atto meccanico, un atto artistico.
Incrociare e assimilare in sé voci di altre e altri, diventare un’altra voce, genera l’esperienza nuova e imprevista della polifonia, dell’interpretazione, della ventriloquia, dell’essere uno e più in un solo corpo.
Viola Lo Moro è una poeta e attivista lesbo-femminista.
Nata a Roma nel 1985, ha studiato tra Roma e Siena letteratura moderna e contemporanea, per poi specializzarsi in letterature comparate.
Ha fatto parte di alcuni collettivi femministi e queer.
È socia della libreria – bar delle donne di Roma, Tuba, di cui cura la programmazione.
Nell’Ottobre 2020 è uscito il suo primo libro di poesie, “Cuore Allegro” (Perrone editore).
Scrive articoli e racconti per riviste letterarie e femministe (letterate magazine, DWF, Leggendaria, K) e collabora con il magazine della Società Italiana delle Letterate.
Cura una sezione di dialoghi letterari all’interno delle stagioni teatrali di Spazio Kor ad Asti.
Insieme a Lunetta Savino porta in scena un reading e racconto su Carla Lonzi.
Nel Settembre del 2022 è uscito il suo secondo libro di poesie “Luoghi Amati” (Perrone editore)
Fa parte del collettivo artistico GROSSO SONNO VIOLA.
Attrice, autrice e regista di spettacoli teatrali.
Come attrice ha lavorato tra gli altri con Nanni Moretti, Stephane Braunschweig (Francia), Massimiliano Civica, Lotte Van Den Berg (Olanda), Valentino Villa, Lucia Calamaro, Marco Baliani, Fabrizio Arcuri, Mario Martone, Martha Clarke (New York), Remondi e Caporossi, Fabrizio Crisafulli, Marcello Sambati.
Ha vinto il Premio Ubu 2012 come miglior attrice e nel 2013 le è stato assegnato il Premio Hystrio.
Tra le sue ultime produzioni personali ci sono: Manovre di volo da Daniele Del Giudice (2001), Torpignattara per il progetto Petrolio (2004), Corpo a corpo in collaborazione con Alessandra Cristiani (2007), Bianco dalle poesie di Azzurra D’Agostino (2008).
Dal 2008 al 2021 condivide i progetti con Antonio Tagliarini e con i loro spettacoli, che girano in Italia e in Europa, hanno vinto molti premi: Premio Ubu come miglior testo nel
2014, miglior spettacolo straniero in Canada nel 2015, Premio Riccione per la drammaturgia nel 2019 e Premio Hystrio per la drammaturgia nel 2021.
Nel 2020 mettono in scena il testo di Edouard Louis, Chi ha ucciso mio padre (Bompiani 2019) che nel 2021 vince il Premio Ubu al miglior attore under 35 al protagonista, Francesco Alberici.
I loro testi sono pubblicati da Titivillus, Cue Press e Sossella editore.
Nel 2020 ha collaborato con l’artista visivo Adrian Paci, scrivendo il testo e dando la voce a Vedo rosso, un’opera video all’interno del progetto internazionale Mascarilla 19.
Con il gruppo di Oceano Indiano/Teatro di Roma ha dato vita durante la pandemia a Radio India, che vince il Premio Ubu 2021 come progetto speciale.
Nel 2022 firma la drammaturgia e la regia per lo spettacolo finale dell’ultimo anno degli allievi della scuola internazionale di teatro La Manufacture con En finir, da “Changer Method” di Edouard Louis e nel 2023 quella di Elogio della vita a rovescio, prima tappa di un progetto
biennale attorno a “La vegetariana”, romanzo della scrittrice sudcoreana Han Kang.
Si diploma come attrice presso Grock – Scuola di Teatro.
Partecipa come attrice a diversi spettacoli, di cui l’ultimo Elogio della vita a rovescio con la regia di Daria Deflorian; oltre alla pratica teatrale esplora diversi medium espressivi, fino ad avvicinarsi al fumetto.
Nel 2018 viene selezionata per il progetto europeo Artists@Work.
Nasce Fermata Rogoredo, breve storia a fumetti esposta durante il festival di Internazionale a Ferrara, ed. 2018.
Nel 2020 con il suo fumetto d’esordio “Tutto quello che non ho dimenticato” vince il primo premio, assegnato dallo scrittore Paolo Cognetti, del Milano Pitch per la sezione libri di narrativa adulti.
Nel 2019 fonda, insieme ad un collettivo di attrici e attori, l’associazione Praxis, che lavora proponendo una commistione tra le arti performative, la disciplina antropologica e i metodi di ricerca sociale.
Quello che non c’è è il progetto personale attualmente in lavorazione.
La stagione “Voce” è realizzata all’interno della Rete PATRIC con Città di Asti e Teatro degli Acerbi, in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Lavanderia a Vapore. I laboratori e i Dialoghi a più voci fanno parte del progetto “A tutto volume”, il progetto di rete che ha vinto il bando “Giovani in biblioteca”, promosso dal Dipartimento Politiche Giovanili – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La stagione Voce è stata realizzata grazie al sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e con maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo. Il progetto PATRIC ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo.