 
26.11.22  H.18
FUORILUOGO
 
			Il nodo piano è il nodo di base, il primo che si impara per mare o per terra. È un nodo abbastanza semplice, anche se – come molte cose semplici – deve essere fatto in modo preciso e accurato.
Lega insieme capi di corda, cima, filo – spesso di spessore diverso – congiunge e, a meno che non si voglia, ha una ottima tenuta. Immagino quindi traiettorie, intenti, mondi – simbolici e non – che possono unirsi con sapienze, consenso e rispetto dei diversi spessori. È il nodo per eccellenza delle relazioni quindi. Basico, essenziale, ma tutt’altro che semplice. 
La parola piano ci richiama a una necessaria ripresa di un tempo non di puro consumo dell’arte e della sua fruizione, fa il paio con la stagione appena passata, alle attenzioni inclusive e ai ritmi che possono essere e dovrebbero essere scanditi dai corpi reali che abitano gli spazi.
I dialoghi avranno come centro tutto questo, legati per affinità di temi agli spettacoli, ma mai in una posizione didattica o pedagogica nei confronti di quello che gli spettatori e le spettatrici vedranno in scena.
I fili dei dialoghi saranno due: 
– I nodi tematici: come nei testi troviamo alcune ricorrenze di quelli che abbiamo chiamato “nodi” (legami familiari, legami con alunni/e legami con la natura e il selvaggio)
– I nodi tra i registri artistici differenti: come tra testi che usano mezzi di espressione differenti, stili, linguaggi, medium testuali, dialogano tra loro (la parola scritta e la parola disegnata, la sceneggiatura/il soggetto/il romanzo e il prodotto audiovisivo)
Viola Lo Moro
 
			Giornalista professionista dal ‘91, prima di dedicarsi interamente alla narrativa è stata redattrice di cronaca nel quotidiano La Sicilia e docente a contratto di Storia del giornalismo nella facoltà di Lettere dell’ università di Catania. Nel 2008 ha pubblicato con Mondadori L’indecenza, cui sono seguiti I racconti del parrucchiere (Gaffi), Scusate la polvere (nottetempo), La penultima fine del mondo (nottetempo) e infine, con Einaudi, Atlante degli abiti smessi (2015) I segreti del giovedi sera (2020) Diavoli di sabbia (2022). Il teatro Stabile di Catania ha messo in scena, con la regia di Gianpiero Borgia, i suoi romanzi L’indecenza e Scusate la polvere.
 
			Viola Lo Moro è nata a Roma nel 1985. Si è laureata in letteratura moderna e contemporanea e specializzata in letterature comparate. È una delle socie della libreria delle donne di Roma, Tuba, della quale cura la programmazione. È, insieme ad altre, ideatrice e organizzatrice del festival delle scrittrici “InQuiete”. Ha scritto e scrive articoli per riviste cartacee e on line: Leggendaria, DWF, Letterate Magazine, Femministerie.