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Hamelin
Hamelin
09/03/25 ore 16.00 Spazio Kor
con Fabio Tinella
drammaturgia e regia Tonio De Nitto
dramaturg Riccardo Spagnulo
musiche originali Paolo Coletta
voiceover Sara Bevilacqua
sound designer Graziano Giannuzzi
scena Iole Cilento
luci Davide Arsenio
costumi Lapi Lou
puppet Michela Marrazzi
costruzione scenica Luigi Di Giorno
assistente scenografa Cristina Zanoboni
cura della produzione Claudia Zeppi
amministrazione Emanuela Carluccio
distribuzione Elisa Giacovelli
produzione Factory compagnia transadriatica – Fondazione Sipario Toscana
con il sostegno di Segni new generations festival
Liberamente ispirato alla fiaba “Il Pifferaio Magico” dei Fratelli Grimm
Spettacolo adatto ad un pubblico dai 5 anni in su
La storia del pifferaio di Hamelin è ancora avvolta nel mistero. Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si son fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini.
Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, raccolto nelle Saghe germaniche dei Fratelli Grimm.
Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senzatamburi.
Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin?
Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione?
Le affinità con il tempo buio che stiamo vivendo trovano un’eco stupefacente nel buio che la cittadina di Hamelin stava attraversando a causa del morbo portato dai topi.
Lo spettacolo prova a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani percettivi della storia perché adulti e bambini potranno seguirlo attraverso un punto di vista diverso.
Il Pifferaio come artista porta ad una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’è spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia).
È una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica è uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non li fa crescere.
Allo stesso tempo questo personaggio che con il suo carretto sembra un reperto dell’antico teatro viaggiante, innesca una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella società di oggi.
Durata: 65 min
Adatto ad un pubblico giovane
Adatto ad un pubblico neurodivergente
Spazi e attività accessibili in carrozzina
Lingua italiana
BIGLIETTERIA
Biglietto intero: 10 euro
Ridotto: 8 euro (Kor Card, abbonati Teatro Alfieri, tesserati Biblioteca Astense Giorgio Faletti, under 25, over 60)
Ridotto Gruppi: 5 euro (gruppi da 10 persone)
Abbonamento stagione intera: 40€
Abbonamento #prosa: 20€ (Divine, Quello che non c’è, Quaderno e T/S – CAUTION, CONSTRUCTION AREA)
Abbonamento #4you: 20€ (quattro spettacoli a scelta)
Abbonamento #family: 15€ (per 3 persone per assistere agli spettacoli Hamelin e Cassandra. Ogni persona in più paga solo 1€ a biglietto!)
Carnet due spettacoli prosa: 10€
(Quello che non c’è, Quaderno)
Carnet tre spettacoli danza: 23€
(Le Sacre du Printemps – Teatro Alfieri, Op. 22 No. 2 e Cloud)
Carnet due spettacoli danza Kor: 10€ (Op. 22 No. 2 e Cloud)
Teatro Scuola: 5€ a ragazz*, gratuito per insegnanti
(Cassandra 7 aprile ore 10)
Eventi gratuiti: Dialoghi a più voci e Laboratorio Ritual
Prevendite a partire dal 23 ottobre 2024:
– online su www.webtic.it
– in biglietteria presso Spazio Kor da lunedì a venerdì con orario 10-12 e 15-18.
Per prenotazioni e informazioni: info@spaziokor.it, 3278447473 (anche whatsapp)
La stagione “Voce” è realizzata all’interno della Rete PATRIC con Città di Asti e Teatro degli Acerbi, in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Lavanderia a Vapore. I laboratori e i Dialoghi a più voci fanno parte del progetto “A tutto volume”, il progetto di rete che ha vinto il bando “Giovani in biblioteca”, promosso dal Dipartimento Politiche Giovanili – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La stagione Voce è stata realizzata grazie al sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e con maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo. Il progetto PATRIC ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo.
